22 ago 2009

Contrastare l'abitudine nei piccoli gesti

Condivido una mia recente riflessione sinteticamente riassunta nel titolo. Osservandomi, rilevo alcuni momenti non facilmente abbinabili a quelli che nel Sistema vengono chiamati ostacoli al risveglio che tuttavia "dissipano energia". Tento di spiegarmi:

Prendo ad esempio - ma solo ad esempio ricordando che quanto osservo è applicabile a moltissimi eventi - l'intimità di un abbraccio, in virtù della "piacevolezza" del momento. Osservo che uno specifico modo di venire abbracciati, accarezzati o baciati evoca, meccanicamente, in risposta a tale stimolo, un movimento abituale. Osservo cioè che il braccio che si posa, come mille altre volte ha fatto, su quel punto della schiena, attiva in me il riflesso di spostare il mio busto in avanti con un movimento specifico, tra i mille con cui avrei potuto farlo. Niente di male in ciò, tuttavia se seguo tale impulso produco un piacere velato da noia (come stupirsi se ripeto lo stesso identico movimento migliaia di volte...) e stanchezza; se invece contrasto tale impulso sostituendolo con uno anche lievemente diverso sento fluire una energia migliore, mi sento più appagato delle "mille altre volte" e sto parlando di una variazione millimetrica di movimento; parlo dell'effetto prodotto dalla semplice resistenza ad una apparentemente innocua reazione.

L'esempio che ho scelto mi sembra pregnante poiché si riferisce ad un ambito (quello di abbracciarsi ben disposti l'un l'altro) considerabile piacevole, nel quale la meccanicità si annida esimendosi dal provocare tragedie o dispiaceri ma purtuttavia dissipando energia in luogo di produrla. Mille altri episodi quotidiani possono agevolmente rappresentare eventi nei quali la ripetizione meccanica ha questo effetto.

Ritengo sia utile evidenziare ciò come un ostacolo poiché possiamo, è vero, derivarlo dal Mentire o l'Immaginazione (stiamo esprimendo qualcosa di diverso dal nostro presente), e probabilmente anche da altri aspetti, ma dobbiamo appunto derivarlo, rischiando di farci sfuggire tra le righe un aspetto che osservo essere molto utile.

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