15 lug 2012

Viandante sul cammino per Santiago - prologo

Sul volo che mi porta a Madrid sfoglio la guida del Cammino. I miei compagni di viaggio dormono tutti. In ogni caso mi accompagneranno solo per questo weekend madrileno. Domani li saluterò da un treno diretto a Pamplona. Per poi cercarmi un mezzo che mi porti a Roncisvalle.

Nei giorni scorsi molti abbracci, baci, saluti, messaggi dalle persone meravigliose con cui ho condiviso gli ultimi mesi. E da cui malvolentieri mi distacco. Sento inoltre la malinconia pre-partenza che, sostituendosi all'euforia dell'ideazione, accompagna ogni mio viaggio. Passerà, lo so, con i primi chilometri.

La Spagna è silenziosa. Hanno naturalmente anche gli spagnoli tifoserie e manifestazioni ma nella quotidianità, quella dei bar, della metro, della strada, regna il silenzio. Condizione, questa, non ideale quando si è all'interno di un gruppo di italiani identificabili come tali a isolati di distanza. Perfetta tuttavia viaggiando in treno: nessuno parla o emette rumori da dispositivi elettronici; nei rari casi in cui squilla il telefono chi risponde lo fa a voce bassissima. Molto piacevole.

Tecnicamente potrei definirmi un pellegrino. In procinto appunto di intraprendere il pellegrinaggio per antonomasia, quello per Santiago.
Ma io preferisco chiamarmi "viandante" poiché vado (vago...) per la mia Via che di religioso niente ha e con cui niente vuole spartire. Spirituale semmai ma, riguardo quanto è esterno alla mia ricerca interiore, preferisco lo "spirito" di una buona bottiglia di vino a quello di un sermone, di un guru, di un dogma o di chiunque si senta in dovere di insegnarmi come dovrei vivere.
Mi accingo a percorrere un percorso attrezzato, segnalato, ricco di storia, di compagni di viaggio. Questo è per me il fascino, camminare per me è un piacere non un modo per espiare peccati.

A Roncisvalle ci arrivo in taxi. Scelta non proprio economica ma praticamente obbligata dalla mancanza di alternative. Di domenica non ci sono autobus.

Secondo alcuni il percorso inizia da Roncisvalle, secondo altri da Saint Jean Pied de Port. Io potrei dare la colpa agli ulteriori 50 euro che raggiungere Saint Jean mi avrebbe costato. In verità però, malgrado la mia francofilia, la motivazione è fonetica. Raccontare di partire da Roncisvalle, diretto a Finisterre, suona assai meglio. E, come diceva Verlaine, "de la musique avant toute choses"!

Un bicchiere di "tinto", un "bocadillo", cioccolata, caffé. Domattina si parte.

segue...



2 commenti: