6 feb 2013

Come sedurre un uomo


Tra i vantaggi di avere delle amicizie femminili c'è il sentirsi rivolgere questa domanda. Ed è un vantaggio poiché se chi la rivolge è un'amica si desidera dargli una risposta valida e pertanto si finisce con l'interrogarsi a proposito. Ecco quello che dopo attente riflessioni risponderei.

Iniziamo dal latino (e ringraziate che non parto con Adamo ed Eva...), sedurre viene da se-dūcere, che letteralmente sarebbe "condurre via" ma, sia perché il moto a luogo in questione è "a sé", sia perché è di fatto il significato con cui si usa il termine, meglio, secondo me, "condurre a sé".

Chiarire lo scopo non è stato vano poiché ci tornerà utile nell'individuare le modalità per realizzarlo.
E ci servirà anche a distinguere a cosa non sto rispondendo. Non si sta parlando di attrazione della sua attenzione, né di conquistare il suo cuore, né di mantenere nel tempo il suo desiderio o il suo affetto. Questi sono altri aspetti e altri, eventuali, obiettivi. Qui la domanda è "come fare sì che lui mi dia un bacio e mi guardi con desiderio?".

Distinguiamo tra tre gruppi di fattori influenti sulla possibilità di sedurre il vostro prescelto:

  • Fattori indipendenti da voi (uomo impegnato e assolutamente fedele, improvviso arruolamento nella legione straniera, misoginia, ed altre rare cause...): non potendoci intervenire qui non ne parleremo.
  • Vostre capacità attrattive (trucco, capelli, accessori, sorrisi, ecc): avete già letto tonnellate di consigli a proposito e sono sicuro che siete già bravissime!
  • Circostanze (luoghi, tempi, distanze, ecc): qui invece troppo spesso ponete scarsa attenzione...
Vediamo prima però quando occorre fare attenzione alle circostanze. Partendo dall'incontro tra le vostre capacità attrattive e i suo gusti (e tralasciando, lo ripeto, l'analisi di tutti i fattori da voi indipendenti) si generano i seguenti casi:

  • Gli piacete moltissimo e non è timido » Non dovrete preoccuparvi, ci penserà lui.
  • Ci prova con tutte » Non dovrete preoccuparvi, ci penserà lui.
  • Gli piacete molto ma è veramente troppo timido » Dovrete baciarlo voi, rassegnatevi all'idea.
  • Gli piacete abbastanza » Continuate a leggere.
  • È indeciso » Continuate a leggere.
  • Lo incuriosite » Vale il principio di marketing per cui se viene offerto un "assaggio" ed esso si rivela gradevole il "cliente" acquista. Per cui continuate a leggere.
  • Proprio non gli piacete » Lasciate perdere!
Pertanto qui parliamo dei casi in cui gli piacete abbastanza, è indeciso o almeno incuriosito. Ora voi pensate pure che siamo dei "maiali", tuttavia noi (come voi, sia chiaro...) non possiamo che obbedire agli script che, sulla base dell'investimento parentale, la natura ci richiede. Ed in tal caso essi sono che noi siamo chiaramente disponibili se lei ci piace, ma che lo siamo anche se siamo incerti o perfino solo incuriositi.

Perché tuttavia se affermo che, a meno che proprio non ci piacciate per niente o che ci siano casi particolari dipendenti da motivazioni non da voi controllabili, noi siamo disponibili, capita che questo bacio non arrivi comunque?

Perché c'è dello spazio fisico e sociale che separa le vostre labbra dalle sue e per superarlo, a meno che lui non sia naturalmente predisposto a farlo, con tutte, o in particolare con voi, non basta che gli piacciate! Occorre che vengano rimossi gli impedimenti fisici o sociali che si interpongono.

Semplicemente dovrete rendergli facile (ma non troppo...) il superamento dello spazio che si contrappone tra voi, rimuovendone gli ostacoli principali. Possibilmente attraverso un crescendo che porti entrambi (occorre pertanto che prestiate attenzione che il suo feedback non verbale vi comunichi che ha compreso) a quello che sembra un "naturale" avvicinamento.

Il primo ostacolo è chiaramente il "quando". L'ideale sarebbe creare occasioni di incontro "neutre" e ricorrenti. In fondo ci sarà pure un motivo per cui vi conoscete? Che esso sia lavorativo, di amici o di interessi in comune sfruttatelo! Ma non sfruttatelo completamente però... Prima e dopo esservi incontrati per tale motivo trattenetevi un pochino per sottolineare interesse o curiosità.

Il secondo ostacolo è il "dove". Non che ci siano posti dove essere improvvisamente baciate per la prima volta sia impossibile, tuttavia ce ne sono certamente alcuni in cui ciò è più probabile ed altri in cui lo è meno. Soprattutto se lui è timido o indeciso. Tenetelo presente! In linea di massima se siete insieme e soli in una casa la situazione è buona ma non è così semplice. Fa differenza, ad esempio, in che stanza siete o dove siete seduti.... Ma questo è già "come".

Avete presente la più classica delle scene di bacio? Accanto sul divano dopo una piacevole conversazione vi guardate in silenzio e, naturalmente, vi baciate.... Ovviamente non sto dicendo che ogni possibile primo bacio accada o debba accadere seduti su un divano, ma visto che si tratta di una scena comune e che è per l'uomo certamente condizione più semplice ed agevolante la sfrutterò come esempio. Tale scena può accadervi "naturalmente", nel senso che i presupposti si sono creati per caso, ma se non vi ci sedete su quel divano, se non vi lasciate avvicinare, se non ci rimanete a sufficienza, o se al momento giusto non smettete di parlare guardandolo con quel misto di timore, malizia, imbarazzo e desiderio, la scena dovrete continuare a guardarla nei film...

Quindi, invece che attendere che i giusti presupposti accadano per caso non sarebbe meglio ricrearli ed attenderne i frutti? Ovviamente con maestria e al momento giusto!

Come con ogni "ricetta" occorre rispettarne i tempi ed accertarsi che il partner sia al giusto livello di "cottura" prima di aggiungere un nuovo ingrediente. Altrimenti sarebbe come versare il parmigiano nella pentola invece che sul piatto di spaghetti al ragù.

I segreti di questa cucina si chiamano prossemica, cinesica, cronemica, e gestione della posizione.

La prossemica è la distanza che ponete con l'altro. Se siete, sì, seduti sul divano ma ai due lati opposti come potrebbe lui girarsi e "naturalmente" baciarvi? O tenta un graduale avvicinamento che voi dovrete assecondare rassicurandolo che lo sfioramento "casuale" frutto della vicinanza vi è gradito; o vi salta addosso; o lascia perdere.

La cinesica è lo studio del vostro comportamento non verbale. Ci sono segnali che comunicano apertura ed altri chiusura. È vero che a volte quelli che possono essere letti come chiusura sono in realtà frutto di imbarazzo o timore, ma è vero anche che lui non può essere certo di quale dei due casi si tratti... Nel dubbio, se è timido o incerto, eviterà. Cercate perciò di prendere consapevolezza non solo di cosa state pensando e provando ma anche, e soprattutto, di cosa state comunicando con postura, mimica, sguardo...

La cronemica è la gestione dei tempi relazionali. Anche essa risente dei vostri imbarazzi o timori. Un rischio comune tuttavia è, per timore di silenzi imbarazzanti, parlare troppo e non lasciare spazio ai silenzi emozionanti! Pensate alla scena di cui parlavo sopra: il copione prevede l'attimo di silenzio carico di emozioni. Se parlate in continuazione costringete lui o a tapparvi la bocca con un bacio (cosa che non farà però mai se timido o indeciso!!) o a lasciare perdere.

Last but not least l'esito sarà influenzato dalla posizione che adotterete. Gli studi dimostrano che la posizione intima sia affiancati, mentre quella conflittuale sia uno di fronte all'altro. Capite ora la differenza tra starvene seduti in cucina col vostro ospite o trasferirvi sul divano...?

Una appendice riguardo al "rovinare l'amicizia". Essa può essere una vera motivazione che trattiene l'uomo dal baciarvi o una scusa per sorvolare sul fatto che proprio non gli piacete. Capirlo però - se si dispone del coraggio di affrontare un possibile rifiuto comunque protetto da tale giustificazione - non è difficile. Se la situazione arriverà vicinissima al bacio e/o se sarete voi a baciarlo, nel primo caso, quello in cui gli piacete, solleverà il problema del non voler rovinare l'amicizia ma se rassicurato che ciò non può accadere si lascerà sedurre (almeno per quella sera...). Nel secondo caso sarà invece irremovibile sulla necessità di preservare l'amicizia.

Ed un'ultima appendice per il caso in cui il lui da sedurre sia il vostro partner abituale, certamente interessato ad un contatto intimo con voi ma forse appesantito da una giornata lavorativa o da altre preoccupazioni che lo distolgono dall'obiettivo.
Mettetevi la gonna!
Non si tratta solo di un fattore estetico poiché convengo con voi che potete essere ugualmente attraenti con un paio di jeans. Si tratta però di un fattore ergonomico: se lui è combattuto tra due impulsi contrastanti, riposarsi o fare l'amore con voi, dovrete rendergli più semplice quello che desiderate. Se avete i jeans lui sa che dovrà toglierli e lo farà solo se sarà poi certo di volere proseguire. Se invece avrete la gonna potrà anche solo accarezzarvi "distrattamente" senza essere vincolato a proseguire. Il contatto con la pelle o con le calze produce tuttavia tutt'altro effetto che quello con lo spesso tessuto dei jeans...

Rimarrebbero infine il "perché" e il "chi".

Il "perché" però è semplice: perché gli offrite la giusta occasione... Se essa è davvero giusta lui la sfrutterà!

Quanto al "chi", ovviamente con voi! È naturale, andate in bagno e guardatevi allo specchio: siete così belle! Chi altre dovrebbe baciare?

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