26 set 2013

L'amico immaginario


Voglio un amico immaginario. Da piccolo non lo avevo. Per compensare lo voglio adesso. Voglio andarci al cinema, al teatro, al mare e al ristorante. Lui sarebbe sempre disponibile. La sua conversazione interessante. Farebbe il tifo per me e mi incoraggerebbe in ogni mio proposito. O quantomeno io lo immaginerei così.

Lo presenterei ai vicini, ai familiari e ai conoscenti. Riderei delle loro facce stupite! Ci andrei al parco in bicicletta - anch'essa immaginaria. Mi farei dare consigli con le ragazze - ché per quello ci vuole immaginazione. Non pagherebbe il biglietto d'ingresso ai concerti, né ai musei. Al ristorante potrei ordinare per due senza sentirmi in colpa. Chissà se potrei anche mandarlo a lavorare?

Forse dovrei dargli un nome. Ma sono ancora indeciso. Sull'età e i tratti fisici non saprei proprio dire. Dovrei preparargli un giaciglio nella camera degli ospiti? O lo incontrerei in un qualche sentiero della mia mente? Potrebbe abitare al mare, ed andandolo a trovare mi abbronzerei. Ma in un luogo non troppo distante però, che sia facilmente raggiungibile.

Sarei pazzo io, o chi non ce l'ha?

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