19 nov 2009

La crisalide che voleva diventare farfalla

Immagina una ipotetica crisalide che ambisca a diventare farfalla.

Tale ambizione è insita nella sua natura. La sfortunata crisalide di questa ipotesi però, dopo tanta strada da quando era bruco e contrariamente a quanto accade alle farfalle che conosciamo, non approda automaticamente alla condizione di farfalla. Si tratta, in questa ipotesi, di una "specie" che per attuare la trasformazione deve compiere in prima persona alcuni passi. Una crisalide speciale, molto simile ad un essere umano che voglia avere una qualche influenza sulla propria vita.

Il difficile compito di tale crisalide prevederebbe innanzitutto il comprendere di dover fare i passi richiesti, poiché - essendo essi necessari - non ritenendoli tali e non facendoli si precluderebbe ogni trasformazione.
La crisalide che sogni di essere già farfalla - in un processo che richiede invece dei passaggi attivi - non lo diventerà mai: continuerà soltanto a sognare di esserlo.

Ma sarebbe solo l'inizio. Dovrebbe in seguito comprendere quando e che passi compiere.
Il "sogno", che è la quasi totalità della sua vita, è nuovamente il suo principale avversario.

Adesso ha forse intuito che deve fare qualcosa ma, forte di tale velleitaria soddisfazione, applica al comprendere "quando e cosa" la stessa onirica presunzione che aveva fintanto che pensava di non dover fare niente, poiché era già perfetta o lo sarebbe comunque presto automaticamente diventata.
Cioè pretende di sapere cose che non si è data invece la pena di indagare. "Sogna" quindi.

Crede che il momento in cui fare tali passi sia quello che, per qualche suo pregiudizio, ritiene più facile, che vada accordato a qualche luogo comune, alle indicazioni di qualcuno, o che dipenda solamente da fattori esterni. Perde di vista cioè che l'unico momento in cui qualsiasi azione sia possibile è Adesso: qualsiasi sia adesso.
Così gli Adesso, le uniche vere opportunità, passano mentre la nostra crisalide, addormentata com'è, si crogiola nella "sfortuna" di non avere occasioni per adempiere alla propria trasformazione.

Talora si rendesse tuttavia conto di quanto irrealistica sia tale sua prospettiva si sveglierebbe dall'idea di dover fare qualcosa "domani" e, ansiosa di poter fare qualcosa Adesso, "sognerebbe" di sapere cosa fare e di saperlo fare.

Se, nuovamente, si interrogasse scoprirebbe forse che solo nei suoi sogni la trasformazione viola completamente le leggi naturali cui è sottoposta, scoprirebbe ad esempio che può sognare per giorni interi di non respirare ma sopravviverebbe ben poco smettendo realmente di farlo. Se tale crisalide vuole realmente diventare farfalla deve interrogarsi sulle leggi che nella realtà governano tale trasformazione.

Tra le cose che scoprirebbe c'è che gli è data la possibilità di diventare farfalla ma che, oltre ad attuarla solo conquistandosela, se ha le caratteristiche per diventare una farfalla "azzurra" non potrà diventare "arancione". Potrà diventare bellissima ma dovrà, per farlo, conoscersi, e conoscere la realtà in cui agisce, e costruire sulla base di quello che ha. Non su quello che sogna di avere...

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